Riportatemi a quel 23 luglio
di 23 anni fa, la mia sfortuna in amore è
iniziata li.
Ero poco più che una
ragazzina, nel paesello della mia infanzia, giocavo con la sorellina minore di
una mia amica quando all’improvviso mi sono sentita sfiorare….era lui, Lucky,
un ragazzino di un anno più grande di me che conoscevo bene. Complice il raggio
di sole che passava tra i rami dell’albero alle mie spalle e gli illuminava il
volto, complice i miei ormoni adolescenziali che pompavano a tutto a forza ma
io in quel momento ho preso uno schiaffo che è durato per più di 10 anni (e
fondamentalmente dura ancora).
In quel momento il mondo si è
fermato, c’era solo la luce sul suo volto che lo rendeva bellissimo (solo ai
miei occhi), ma la cosa più strana è che mi ricordo esattamente la data della
prima volta in cui mi sono innamorata (approssimativamente anche l’ora), e da
li è iniziata veramente la mia tragedia.
Quella estate (1989) appena
lo incontravo per la strada scappavo via, non ero capace di gestire i miei
ormoni e solo a pensarlo scoppiavo a piangere, figuriamoci quando lo incontravo
per strada.
L’estate successiva (1990) è
stata anche peggio, eravamo nella stessa compagnia, e lui si era innamorato
della classica bionda occhi azzurri bon ton che non calcolava nessuno, ed era
incazzato con me perché ero io quella innamorata di lui e non lei (manco fosse
stata colpa mia o una mia scelta di vita avere una cotta per lui). Quella
estate tramite il classico gioco della bottiglia sono riuscita a baciarlo, era
il 2 agosto, un bacio a labbra serrate per la paura ma il cuore in gola, se ci
penso ancora oggi riesco a sentire il cuore che batte e mi viene da piagere.
Nell’estate del ’91 purtroppo
fui rimandata e non lo vidi
Nel capodanno 91’/92’ passai
il primo dell’anno più brutto della mia vita (purtroppo replicato nel 2010
grazie a Mr Merda, si vede che gli uomini della mia vita godono a farmi
iniziare l’anno di merda). Passammo il capodanno ad una festa tutti insieme, a
verso le 3 di notte successe il miracolo, MI BACIO’ un bacio vero, lungo dolce,
da perderci il fiato e la testa.
Peccato che il giorno dopo
appena sveglia venni a sapere che aveva raccontato a tutti che non si ricordava
assolutamente nulla di quello che era successo la sera prima. Non ho idea di
quanti litri di lacrime abbia tirato giù.
Nel 1992 la mia amica del
cuore mi aveva accantonata in un angolo perché aveva una nuova amica pertanto
mi aveva esclusa dal loro gruppo (belle le amiche eh?) quindi sono riuscita a
vederlo sempre da lontano e quelle poche volte in cui lo incontravo mi trattava
malissimo perché tanto sapeva che sarei rimasta zitta o al massimo sarei
scoppiata a piangere.
Nel 1993 l’estate più bella
della mia vita ero dimagrita, avevo vari corteggiatori anche piuttosto belli,
anzi molto belli, pertanto badavo poco a lui, ma una sera verso la fine di
agosto non so bene per quale motivo mi volle dare a tutti i costi un passaggio
in motorino, nulla di che ma il fatto che finalmente mi calcolasse per farmi un
misero piacere non richiesto mi rese la ragazza più felice della terra.
Nel capodanno ‘93/’94 eravamo
di nuovo ad una festa tutti insieme e lui nonostante fosse fidanzato passò
tutta la serata con me a parlare, mi abbracciava mi ripeteva che era stato uno
stupido tanto anni e che si scusava. Tra di noi non successe nulla e inizia l’anno
confusa e felice ma come sempre sola.
Nell’estate del 94 non lo
vidi praticamente mai e l’estate passo senza avvenimenti particolari, proprio
come l’estate del 95.
Nel 96 non scesi in quanto
ero all’estero e dal 96 al 2003 fui fidanzata per cui lui era l’ultimo dei miei
pensieri.
Ma quando mi lascia nel 2003
il mio primo istinto fu scendere da lui il giorno del ns. a dire il vero solo
Mio anniversario. Erano passati 10 anni da quel pomeriggio.
Ci baciammo, di nuovo un
bellissimo bacio, era solo l’inizio dell’estate ma lui riuscì a rovinare di
nuovo tutto, tirò subito in ballo la distanza tra la mia città e quella in cui
lui studiava come se io gli avessi chiesto qualcosa, e finì nuovamente qualcosa
che non è mai iniziata.
Anni dopo una sera ci provò
nuovamente con me….fu mandato a fanculo in un secondo e si incavolò anche, con
che coraggio poi.
nel 2003 ad una festa di laurea mi insultò solo perchè era ubriaco ed io come al solito ero la persona sbagliata nel posto sbagliato....anni dopo mi chiese scusa (credo fosse il 2007) ....ma sinceramente parlando lo mandai a cagare, da allora per mia fortuna non l'ho più visto.
E da li, tutte le mie storie
sono state una rovina. Amori sempre non corrisposti, ragazzi/uomini che mi
hanno sempre e cmq maltrattata a livello emotivo/psicologico (perché se mi
avessero menato io li avrei menati il doppio) Uomini che mi hanno sempre
trattata da merda o che mi hanno presa e buttata come un calzino, perché da una
come me la dolcezza non te la aspetti e quando arriva ci si spaventa e la paura
del diverso è una delle cose più brutte al mondo.
Ora mi rendo conto che a
distanza di 23 anni forse proprio da quel giorno in me qualcosa è cambiato, che
tutte le batoste mi hanno portata a volere qualcuno accanto a me ma ad averne
sempre paura, in quanto la delusione è sempre dietro l’angolo. La volta di
farmi scoprire non c’è più, anche perché tutte le volte il cui mi sono aperta
sono stata maltrattata, e hanno preso i miei punti deboli e me li hanno
risputati in faccia.
Vorrei tornare a quel
pomeriggio di 23 anni dove tutto era più facile per dire a me stessa che
soffrirò tantissimo per lui e di cercare di essere più forte e di reagire alle
sue umiliazioni, che ci saranno persone che mi vorranno bene anche se per poco,
che purtroppo la gente è cattiva ed è sempre pronta a farti del male anche
quando tu daresti la vita per loro.
Di tenere forte, perché forse quel raggio di sole
passerà di nuovo tra i rami dell’albero ma questa prima o poi per illuminare il
mio di volto.
p.s.: le ultime notizie lo davano in attesa di una bimba.....io conoscendo il brutto carattere del papà posso solo augurarle che con lei non si permetta mai di farla sentire una nullità come ha fatto con me per tanti troppi anni, e che la povera creatura non incontri mai e poi mai un uomo come il suo papà