mercoledì 22 settembre 2010

un autuno essenzialmente amaro

Il brutto della solitudine a parte il fatto di sentirsi soli è che rimane difficile fare tante cose.
Adesso che sento il profumo di autunno nell’aria mi viene voglia di campagna.
Ho voglia di sagre di castagne di mercatini di pesini forse un po’ dimenticati.
Ma visto il “caro vita” non posso permettermi di andare in giro da sola.
Prendere e spostarsi in macchina è troppo costoso e viaggiare in treno ormai è diventato caro quanto la macchina e con il cane al seguito è praticamente impossibile.
Ma resta il fatto che visitare dei nuovi luoghi da soli non è per niente divertente.
Ho voglia di viaggi in macchina con un bel maglione di lana addosso e i finestrini ancora tirati giù, ho voglia di sentire il profumo della terra bagnata e delle foglie bruciate.
Ho voglia di sentire sulla pelle il calore dell’amicizia e se non chiedo troppo anche quello dell’amore visto che ridendo e scherzando sono 11 anni che non ho una relazione stabile nella mia città e anzi per la precisione qui non ho un fidanzato ufficiale da 7 anni.
E da 7 anni a questa parte in cui mi sono ritrovata a fare sesso “nei miei luoghi” è stato con un ex e con un amico.
Direi che come ho già detto è abbastanza avvilente.
Vorrei guardare al futuro e non le passato…ma più guardo verso il domani e più vedo buio e freddo, e così mi rifugio nel mio stupendo passato in cui c’erano i vecchi amici un po’ persi per strada perché la vita cambia e perché tanti hanno messo su famiglia…solo io continuo a restare ferma, bloccata.
E continuo a domandarmi perché il destino mi ha riservato tutta questa solitudine. Perché io a differenza di tutti gli altri non riesco a trovare un’anima come la mia, qualcuno che abbia i miei stessi interessi e che sia disposta ad accettare la mia vita complicata senza soldi e con un cane al seguito.

Mi domando perché debba tutto ruotare attorno ai soldi e al fatto che se si decide con qualche conoscente di fare una giornata fuori io poi mi ritrovi sempre senza una lira in tasca perché quando è il momento di tornare a casa nessuno ti chiede quanto si è speso di autostrada e benzina (visto che sono una delle poche con la macchina) e pertanto questa cosa mi obbliga di partenza a non chiamare mai chi non ha la patente per uscire.
Vorrei essere ricca; ricca sfondata per potermi comprare alla fine di tutto anche l’amicizia delle persone.

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